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Le discese ardite e le risalite

 

parco del centroanidra, liguria

 

GLI ANELLI DEL PARCO

 

Nel grande spazio del CentroAnidra ci sono diversi percorsi che permettono di attraversare l’intero Parco Rurale. Una via impegnativa, ma più divertente e naturalmente più rapida, per immergersi nella natura. Munitevi della Mappa alla reception e poi...nessuno potrà più fermarvi.

 

Il percorso giallo.

Si inizia con il percorso giallo, il più facile. Letteralmente a due passi dall’Eco-villaggio, una suggestiva scalinata sulla collina, ci fa scendere dolcemente all’isola, un ampio spazio che è anche il punto più vicino per godersi il fiume. Pochi metri e si va sul ponte, lo si attraversa, e poi, è davvero un attimo arrivare alla cascata. La si può ammirare in tutto il suo splendore dall’alto, mentre i più avventurosi, possono scendere la scalinata, decisamente più impegnativa, e arrivare fino ad essa. Ora si torna indietro: pochi passi e siamo già al Mulino, da cui si passa alla strada: sulla sinistra ecco il pollaio multietnico e di fronte un saluto a Taddeo, il nostro asino. Poi, sii arriva al parco giochi, dove una tappa è d’obbligo se si è insieme ai bambini, ed eccoci ritornati all’Eco-villaggio. Saranno trascorsi venti minuti.

 

Il percorso bianco.

Un po’ più impegnativo di quello giallo, ecco il percorso bianco. Basta seguire appunto la freccia bianca, poco prima del pollaio, a pochi metri dal Mulino e vi ritroverete nella discesa che porta alla Piana degli Hopi, vicino al fiume. Poi, si costeggia il fiume in tutta la sua selvaggia bellezza e si arriva rapidamente al Pianoro, un grande e avvolgente spazio verde, per poi risalire fino alla Conchiglia, riconoscibile dalla tenda e dallo spazio barbeque. E da lì, ancora una salita e siamo già alla Spianata delle Moschee, proprio sotto i Casali, l’antica costruzione oggi in ristrutturazione. Un saluto a Taddeo, il nostro simpatico asinello che dimora in quella zona e si ritorna verso l’Eco-villaggio, dove si può gustare una sana merenda dopo la bella passeggiata.

 

Il percorso rosso

Un po’ di impegno in più e si può prendere la via del percorso rosso. Si parte sempre dall’area del pollaio e naturalmente si prende la direzione della freccia rossa, per arrivare al caratteristico ponte in legno prima del Pianoro. Si attraversa il ponte, proprio come farebbe Indiana Jones e dopo una piccola salita eccoci al Pian Argento, un vecchio frutteto recuperato ai rovi, che oggi ospita specie di mele autoctone. L’avventura prosegue nel bosco, sempre più fitto e affascinante, col sentiero che si inerpica letteralmente sulla collina ed ecco che improvvisamente ci si ritrova davanti all’allevamento dei nostri simpatici maiali, felici di vivere praticamente liberi e di mangiare i prodotti del bosco come tuberi, castagne e ghiande. Ancora due passi e si arriva sopra la spettacolare cascata, con la sue acque limpide e freschissime e la sua piscina naturale che invita ad un bagno rigenerante. Che piacere, dopo, tornare all’Ecovillaggio e sentire quel bel languorino nello stomaco.

 

LE PASSEGGIATE A TEMA

 

La passeggiata nel bosco.

Il sole che filtra tra gli alberi, i suoni attutiti dalle foglie e i profumi della vegetazione. Cosa c’è di più rasserenante di una bella passeggiata nel bosco? Se poi diventa anche un’esperienza didattica, dove si può imparare a riconoscere gli alberi dal disegno delle foglie e gli animali dalle loro impronte, l’emozione è incomparabile.

 

Qual é il percorso di un seme?

Una passeggiata tra gli orti per scoprire il ciclo di crescita e l’incredibile sviluppo di un piccolo seme, che poi diventerà una tenera piantina, che poi sarà un fiore, o un frutto. Un percorso mentale oltre che fisico, che trasformerà la vostra esperienza quando vi troverete di fronte ad una semplice e gustosissima verdura.

 

Lungo il fiume, contro corrente.

Risalire il fiume roccia dopo roccia, sasso dopo sasso, laghetto dopo laghetto, immersi nel verde della fitta vegetazione, in una moltitudine di sensazioni. Un universo di acqua che ti scorre intorno, con tutta la sua vitalità. Anche così si può imparare ad andare controcorrente.

 

A spasso nel tempo.

Fare quattro passi facendo un passo indietro: pensate, la celeberrima "Via del sale" passava di qui. Ripercorrerla è un’emozione che diventa più forte di fronte alla vecchia struttura della Posta, l‘antico Dazio, dove i viandanti si riposavano e prima di riprendere il viaggio, cambiavano i cavalli.